Better Future 28: strategia di crescita e obiettivi 2024-2028

Better Future 28: strategia di crescita e obiettivi 2024-2028

Better Future 28: strategia di crescita e obiettivi 2024-2028

Verlingue si prepara a rafforzare la sua posizione nel mercato italiano e internazionale, puntando su innovazione, sostenibilità e sviluppo delle risorse umane

Verlingue, azienda indipendente e a conduzione familiare che nel 2024 ha acquisito Inser, ha da poco lanciato, con l’obiettivo di rafforzare la sua posizione sul mercato internazionale e italiano, il piano quadriennale Better Future 28. Entro il 2028 l’azienda mira a raggiungere un fatturato di 450 milioni di euro, puntando su innovazione, sostenibilità e sviluppo delle risorse umane. Per realizzare questo progetto, Benjamin Verlingue, nuovo Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Adelaïde, ha presentato il piano strategico a tutto il personale di Inser, in un incontro tenuto a Brescia insieme ad Anne Jacques De Dinechin, Direttore Generale di Verlingue, e Pierpaolo Ruggeri, CEO di Inser Spa.

 

Better Future 28: gli obiettivi

Se nel 2024, Verlingue ha registrato un fatturato di 285 milioni di euro al livello europeo, l’obiettivo per il 2028 è di raggiungere un fatturato complessivo di 450 milioni di euro, con un focus particolare sull’Italia, dove si prevede di raggiungere un fatturato di 42 milioni di euro. La crescita sarà sostenuta tramite tre fattori:

- espansione in nuovi stati e territori;

- aumento dei clienti e delle attività;

- investimenti in IT e piattaforme digitali.

 

I pilastri del programma Better Future 28 in Italia

L’azienda intende porre il cliente al centro di ogni attività, offrendo un’esperienza unica e un prezzo equo. Tra le azioni previste:

- sviluppo di nuovi prodotti assicurativi;

- utilizzo avanzato delle piattaforme digitali;

- follow-up annuale dei rischi tramite rapporti dettagliati;

- apertura di nuovi uffici per garantire prossimità e assistenza personalizzata.

 

Inoltre, collaborerà con nuove compagnie e riassicuratori per collocare i rischi in modo ottimale. Per realizzare questo ambizioso programma, Verlingue punta sull’impegno di ogni collaboratore.

In particolare, l’azienda offrirà:

- crescita professionale tramite l’Inser Academy e il programma Train the Trainers;

- equilibrio vita/lavoro e retribuzione equa;

- un ambiente di lavoro di qualità e dialogo sociale continuo.

 

La strategia di Verlingue in Italia prevede anche un forte focus sull’innovazione e sull’efficienza operativa per mantenere solidità finanziaria e indipendenza. Gli obiettivi includono:

- posizionarsi tra i primi 10 broker italiani entro il 2028;

- incrementare i margini e gestire efficacemente la liquidità e i dividendi;

- promuovere una cultura imprenditoriale orientata all’innovazione.

Verlingue si impegna a sviluppare il percorso ESG (Environmental, Social, and Governance), ottenendo certificazioni specifiche e promuovendo progetti di solidarietà a supporto delle comunità locali.

 

Con obiettivi chiari e azioni concrete, l’azienda si prepara a consolidare la sua posizione sul mercato, raggiungendo traguardi ambiziosi entro il 2028.

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Benjamin Verlingue, nuovo Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Adelaïde, presenta il nuovo piano strategico Better Future 28 e ambisce a diventare il primo gruppo di intermediazione familiare a livello europeo

Benjamin Verlingue, nuovo Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Adelaïde, presenta il nuovo piano strategico Better Future 28 e ambisce a diventare il primo gruppo di intermediazione familiare a livello europeo

  • Il Gruppo Adelaïde, uno dei principali operatori europei nel ramo dell'intermediazione assicurativa, annuncia la nomina di Benjamin Verlingue a Presidente e Amministratore Delegato (CEO), con effetto immediato.
  • Questa nomina è accompagnata da un nuovo piano strategico chiamato Better Future 28, che ha l'obiettivo di rafforzare la posizione del Gruppo raddoppiandone il fatturato entro il 2028 pur conservando la sua identità familiare e indipendente.

Benjamin Verlingue, in precedenza Vicedirettore generale, succede a Jacques Verlingue, che diventa Presidente del Comitato strategico del Gruppo. Al suo fianco, il Vicedirettore generale Gilles Bénéplanc e la Vicedirettrice generale Audrey Verlingue. Al termine di una transizione preparata da tempo, il timone del Gruppo viene affidato alla quarta generazione della famiglia fondatrice, a testimonianza della continuità e dell'impegno familiare da sempre al centro della strategia di Adelaïde.

 

Una nuova governance e un nuovo piano strategico per il 2028

Nuova fase di una saga imprenditoriale segnata da novant'anni di crescita, questa evoluzione della governance interviene in un momento di accelerazione dello sviluppo, con il Gruppo che ha triplicato il suo fatturato negli ultimi dieci anni. «Sono estremamente orgoglioso di passare il testimone a Benjamin, accompagnato da sua sorella Audrey, la cui esperienza e visione sono un patrimonio importante per il futuro del Gruppo. Nei suoi incarichi precedenti, Benjamin ha dato prova di una forte leadership e di una visione strategica. Ho fiducia nel suo impegno, nella sua conoscenza dell'azienda e nella sua volontà di difendere il nostro modello per garantire la continuità della nostra crescita in un contesto in continua evoluzione», dichiara Jacques Verlingue, Presidente uscente del Gruppo Adelaïde. «È con grande orgoglio e molto entusiasmo che assumo oggi questo nuovo incarico. Sotto la guida di Jacques Verlingue, Adelaïde è diventata uno dei principali operatori europei di brokeraggio e ha visto crescere fortemente il proprio fatturato. In un momento in cui la gestione dei rischi rappresenta una sfida crescente, dedicherò le mie energie per continuare a far crescere il Gruppo, contribuendo a un futuro migliore per tutti i nostri stakeholder, preservando al contempo la nostra indipendenza sul lungo termine», aggiunge Benjamin Verlingue, nuovo Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Adelaïde. Il piano Better Future 28 è in linea con questa dinamica e presenta un'ambizione forte: quella di raddoppiare il fatturato del Gruppo entro il 2028 per raggiungere gli 800 M€. Adelaïde vuole così affermarsi come principale gruppo di intermediazione assicurativa familiare sul mercato europeo, dove è già presente in Francia, nel Regno Unito, in Svizzera, in Italia e in Portogallo, per fornire consulenza e accompagnare i suoi clienti e partner di fiducia sul lungo termine.

 

Il piano strategico Better Future 28 si sviluppa intorno a quattro punti principali:

• Crescita organica ed esterna: la crescita del Gruppo è frutto della fiducia che i nostri clienti ripongono in noi nel tempo. Questa crescita organica sostenuta sarà accompagnata da nuove acquisizioni, con un'espansione in nuovi Paesi, nuove competenze e in nuovi segmenti di mercato. Il Gruppo ha sviluppato la capacità di aggregare, intorno a una visione industriale, imprenditori talentuosi e desiderosi di innovare e di dare un'ulteriore spinta alla propria crescita.

• Sviluppo del capitale umano: la futura creazione dell'Università Adelaïde ha l'obiettivo di migliorare ulteriormente la capacità del Gruppo di far crescere i suoi collaboratori attraverso un piano formativo pluriennale, la digitalizzazione dei programmi e lo sviluppo di un sistema di certificazione delle competenze. La modernizzazione delle modalità di lavoro e il miglioramento della qualità di vita al lavoro sono altrettante priorità.

• Innovazione tecnologica: alla base dell'indipendenza del Gruppo e della sua capacità di offrire ai clienti un forte valore aggiunto, il piano Better Future 28 vuole portare avanti la modernizzazione del sistema informativo principale, accelerare in materia di data e intelligenza artificiale, modificare le postazioni di lavoro per creare un "digital workplace" e potenziare ulteriormente la sicurezza informatica.

• Impatto positivo: intensificheremo le nostre azioni nei territori con l'ambizione di lasciare un segno positivo. Siamo mossi dalla volontà di aiutare le nostre aziende clienti a crescere e prosperare, accompagnandole nelle transizioni attese sia a livello sociale che aziendale e ambientale. La nostra politica ESG, integrata nel nostro modello di business, riflette questo entusiasmo di poter "fare la nostra parte". In questo contesto, puntiamo a sviluppare relazioni equilibrate e durature con gli assicuratori e altri portatori di rischi, per offrire le migliori soluzioni di copertura ai nostri clienti.

 

Aziende leader nei loro mercati di riferimento

Con un team di più di 2.500 dipendenti, il Gruppo Adelaïde si pone l'obiettivo di assumere oltre 250 nuovi talenti nel 2024. Il Gruppo continuerà a promuovere politiche di formazione, integrazione e sviluppo al fine di favorire la realizzazione professionale dei propri dipendenti.

 

Il piano presenta anche un forte impegno per l'eccellenza operativa di ogni società del Gruppo:

• Verlingue, specializzata nell'intermediazione assicurativa aziendale, mira a una nuova fase di crescita con un obiettivo di fatturato complessivo di 450 milioni di euro nel 2028 e l'integrazione di 400 nuovi collaboratori in Francia e in Europa.

• Génération, ambisce a rafforzare la sua posizione di intermediario gestore di riferimento nella protezione sociale con un obiettivo di 3,5 milioni di assicurati in ambito sanitario e 1,5 milioni in ambito previdenziale entro il 2028.

• Cocoon, specializzata nelle assicurazioni individuali, mira a raddoppiare le sue dimensioni entro il 2028, offrendo soluzioni assicurative per la famiglia e la casa, basandosi su pratiche etiche e responsabili.

 

Un'ambizione di performance finanziaria ed extra-finanziaria

Il piano Better Future 28 pone l'accento anche sulla performance extra-finanziaria, integrando gli obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG) a tutti i livelli dell'azienda. Azienda in crescita dalla sua fondazione, per il 2028 il Gruppo Adelaïde ha definito 9 indicatori di performance chiari che illustrano il suo impegno nel portare avanti una crescita sostenibile ed equilibrata, rafforzando al contempo il suo ruolo di partner di fiducia per tutti i suoi stakeholder di fronte alle transizioni future:

• 800 M€ di fatturato

• 6 milioni di persone protette

• 6 mld€ di premi negoziati

• 100% dei collaboratori formati sulle tematiche ESG e legate alle transizioni

• 15% dei collaboratori certificati presso l'Università Adelaïde

• Raddoppio del numero di mobilità

• 98% di tasso di trattenimento dei clienti

• 95% di clienti soddisfatti

• 50/50: parità di genere uomini/donne tra i manager

 

Il Gruppo Adelaïde

Il Gruppo Adelaïde è specializzato in consulenza, brokeraggio, distribuzione e gestione assicurativa. La sua ragion d'essere è quella di consentire ai suoi clienti di svolgere la propria attività grazie a un buon controllo dei rischi, aiutandoli a proteggere le loro attività e i loro dipendenti. Da oltre 90 anni, il Gruppo non smette di intraprendere, crescere e reinventarsi per diventare uno dei principali broker assicurativi francesi, con tre attività di successo: Verlingue, Génération e Cocoon. Crescita organica ed esterna, sviluppo del capitale umano, innovazione tecnologica e impatto positivo sono i 4 obiettivi che il Gruppo si è posto per realizzare l'ambizione di diventare il principale gruppo di intermediazione assicurativa familiare a livello europeo.

2.500 collaboratori | 3 mld€ di premi negoziati | 2,4 milioni di assicurati in ambito sanitario e 1,1 milioni in ambito previdenziale | Presenza in 5 Paesi europei: Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Portogallo, Italia | www.adelaidegroup.fr

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L’acquisto di una casa in comunione con il figlio del RUP costituisce una situazione di conflitto di interesse?

L’acquisto di una casa in comunione con il figlio del RUP costituisce una situazione di conflitto di interesse?

In questo articolo, il TAR leccese esamina le ipotesi di conflitto di interesse che possono inficiare la legittimità dell’azione amministrativa.

Il caso.

Il Tar Puglia Lecce, con sentenza del 9 novembre 2023, n. 1250, ha affrontato l’impugnativa di un provvedimento di esclusione da una procedura di gara, il cui unico motivo di ricorso era relativo al conflitto di interessi in cui avrebbe versato il RUP.

Al riguardo, l’asserita situazione di conflitto di interessi sarebbe stata palesata dalla circostanza che l’amministratore unico della società ricorrente, unitamente a sua moglie, avevano acquistato un immobile in comunione con il figlio del RUP, che peraltro aveva pagato la sua quota con soldi ricevuti in donazione dal padre.

 

La decisione.

I giudici leccesi hanno ritenuto che le indicate circostanze non fossero idonee a comprovare una frequentazione abituale.

Tuttavia, la sentenza ha preso comunque in esame il merito della controversia, in ordine all’ipotetico effetto viziante che avrebbe comportato l’esistenza della paventata situazione di conflitto di interessi, qualora fosse stata provata.

A parere dei giudici, il conflitto di interesse non avrebbe in ogni caso potuto viziare il bando di gara, in quanto “al momento dell’adozione della lex specialis il pubblico funzionario non può trovarsi in nessuna condizione di conflitto di interessi con riferimento all’ipotesi della frequentazione abituale, per l’ovvia ragione che la platea di destinatari dell’atto è ancora indeterminata”.

Nonostante la decisione in esame si stata decisa nel regime normativo precedente all’efficacia del nuovo codice dei contratti pubblici, tale orientamento si deve ritenere valido anche nel vigente regime.

In primo luogo, perché i rapporti di frequentazione abituale certamente ben possono essere considerati causa di conflitto di interessi, in virtù della previsione dell’art. 7, D.P.R. 62/2013, che, ancorché non contemplato dall’art. 16, costituisce ancora un parametro per determinare i casi di sussistenza di conflitto di interessi.

In secondo luogo, quanto al profilo probatorio, l’espressa previsione contenuta nell’art. 16 del nuovo codice (che pone l’onere della prova del conflitto di interessi sul soggetto che lo ha sollevato) confermerebbe anche nel regime del nuovo codice le ragioni espresse dalla sentenza in esame, riferite alla mancata sufficiente evidenza dell’esistenza della situazione di conflitto di interessi.

 

Per un maggiore approfondimento:

- TAR Puglia Lecce, sentenza 9 novembre 2023, 1250;

- Art. 7, D.P.R. 62/2013.

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EEPP2 - Diritto di rivalsa: presupposto e onere della prova

Diritto di rivalsa: presupposto e onere della prova

Diritto di rivalsa: presupposto e onere della prova

EEPP2 - Diritto di rivalsa: presupposto e onere della prova

Una recente pronuncia della Suprema Corte di Cassazione ci ricorda alcuni concetti indefettibili che regolano la RCA.

Il caso.

In data 9.09.2007, due motociclisti si scontravano frontalmente ed entrambi perdevano la vita.

Nel 2010, i congiunti di uno dei due conduttori convenivano in giudizio, in qualità di coobbligata, la comproprietaria del motociclo condotto dall’altro conducente, nonché la compagnia assicuratrice.

Costituitasi tempestivamente in giudizio, l’impresa assicuratrice deduceva che al momento del sinistro il conducente non era abilitato alla guida del mezzo, in quanto in possesso della sola patente “B”, ma non anche della patente “A”, necessaria per condurre motocicli. Per questi motivi, concludeva per il rigetto della domanda attorea, in virtù della clausola presente nel contratto di assicurazione della r.c.a., nella parte in cui escludeva la copertura nel caso di sinistro causato da conducente non abilitato alla guida.

La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 4756 del 22 febbraio 2024, ha affrontato la questione, individuando l’ambito di applicazione, il contenuto e il presupposto del diritto di rivalsa.

 

La decisione.

L’art.144, secondo comma, del codice delle assicurazioni, riconosce all’impresa di assicurazione il diritto di rivalsa contro colui abbia la veste di “assicurato” (ossia, ai sensi dell’art.2054 c.c., il proprietario, o comproprietario, il conducente, l’usufruttario, l’acquirente con patto riservato di dominio o l’utilizzatore).

Tutti i suddetti soggetti rientrano nella categoria degli “assicurati”, alla sola condizione che abbiano guidato il veicolo con il consenso del proprietario. Di conseguenza, tutti loro potranno beneficiare della copertura assicurativa in caso di sinistro e tutti saranno esposti all’azione di rivalsa, qualora ne ricorrano i presupposti.

Tuttavia, precisano i giudici di legittimità, che il presupposto di tale diritto è rinvenibile nel contratto: cioè il titolare del diritto di rivalsa potrà agire solo in presenza di una clausola di delimitazione del rischio. E se nel contratto di assicurazione mancasse una clausola di delimitazione del rischio, rivalsa non potrà esercitarsi, perché ne mancherebbe il presupposto.

Pertanto, il fondamento di tale diritto è un patto contrattuale, la cui azione ha natura contrattuale e, come tutti i giudizi scaturenti dal contratto, l’assicuratore della r.c.a. ha l’onere di provare che il contratto contiene una clausola di delimitazione del rischio, tale da consentigli nel caso concreto il rifiuto o la riduzione del pagamento.

 

Per un maggiore approfondimento:

- Cassazione civile, sentenza n. 4756/2024;

- Art. 144, secondo comma, codice delle assicurazioni.

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Integrare la sanità pubblica con società di mutuo soccorso e fondi: scopri le soluzioni più efficaci

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Inser S.p.A. ti guida nella scelta tra fondi sanitari, società di mutuo soccorso e assicurazioni private per integrare efficacemente la sanità pubblica. Scopri di più

L'attenzione verso la salute è cresciuta esponenzialmente, accelerata dalla pandemia di Covid-19. Secondo il report dell'Ivass di febbraio, la spesa sanitaria totale in Italia ammontava a 171,9 miliardi di euro nel 2022, equivalente al 9% del PIL. Di questa, il 75,9% è coperto dal settore pubblico, mentre il resto comprende spese private e intermediate, quest'ultime gestite principalmente da fondi sanitari e compagnie assicurative. È evidente come la sanità integrativa sia diventata un pilastro fondamentale per il benessere dei cittadini italiani, con un italiano su tre che possiede una polizza malattia, e 15 milioni di questi tramite polizze collettive.

 

Opzioni di integrazione sanitaria

Esaminiamo le alternative per integrare la sanità pubblica, ciascuna con le sue specificità:

- I fondi sanitari rappresentano una delle principali forme di sanità integrativa negoziale. Operano su base no-profit e sono spesso creati tramite accordi collettivi tra lavoratori e aziende. Per esempio, il Fondo Tutela offre prestazioni assistenziali ai dipendenti delle aziende iscritte, con vantaggi fiscali significativi.

- Le società di Mutuo Soccorso, sorte nell'Ottocento, offrono supporto in caso di malattia, incidenti o perdita di lavoro. Operano senza fini di lucro e sono aperte all'adesione volontaria, promuovendo una cultura di mutualità e prevenzione, come dimostra la Cassa Mutua MiTutela. Fondata sui principi di solidarietà e scambio reciproco, questa Cassa  viene  proposta da Inser S.p.A. per offrire ai suoi clienti accesso a prestazioni mediche e assistenziali, con il vantaggio di agevolazioni fiscali e contributive.

- Le compagnie di assicurazione operano con scopo di lucro e possono imporre criteri di selezione agli aderenti, come limiti di età e valutazioni dello stato di salute. Queste offrono polizze personalizzate e si adattano alle esigenze specifiche dei clienti, a differenza di fondi e società di mutuo soccorso che hanno un approccio più generale.

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