INSER NEWS - Il Gruppo Adelaïde annuncia una crescita del suo fatturato del 18% entro il 2023

Il Gruppo Adelaïde annuncia una crescita del suo fatturato del 18% nel 2023

Il Gruppo Adelaïde annuncia una crescita del suo fatturato del 18% nel 2023

INSER NEWS - Il Gruppo Adelaïde annuncia una crescita del suo fatturato del 18% entro il 2023

Questa mattina Jacques Verlingue, Presidente, Gilles Bénéplanc, Direttore Generale e Benjamin Verlingue, Vice Direttore Generale, hanno presentato i risultati e i fatti salienti del Gruppo registrati nel corso dell'anno appena terminato

Nel 2023, il Gruppo Adelaïde registra un’accelerazione della propria crescita e una performance superiore agli  obiettivi fissati

 

Il Gruppo Adelaïde ha realizzato un fatturato complessivo di 400 milioni di euro nel 2023, con una crescita del 18% rispetto al 2022.  Questi risultati superano gli obiettivi fissati e l'ambizione strategica del Gruppo di realizzare un fatturato superiore a 400 milioni di euro entro la conclusione del Piano IMPACT24.

 

Il Gruppo prosegue la sua politica di internazionalizzazione, con il 25% delle attività generate al di fuori della Francia grazie a nuove acquisizioni in Europa. Negli ultimi 4 anni, il Gruppo ha effettuato 9 acquisizioni o partecipazioni (*).

 

Parallelamente, il Gruppo intensifica l'innovazione e la digitalizzazione introducendo nuovi servizi distintivi per i propri clienti, in particolare nel settore immobiliare con Goodloc, nonché nuove extranet per i clienti e una nuova applicazione mobile per Génération.

 

Anche nel 2023 i clienti si sono espressi a favore del rapporto di fiducia con i team del Gruppo, sia in termini di esperienza clienti che di miglioramento continuo della qualità del servizio, esprimendo piena soddisfazione nell'indagine NPS (Net Promoter Score).

 

“In un settore in rapida evoluzione, il nostro posizionamento come broker indipendente ci permette di prosperare garantendo una crescita molto sostenuta e di conciliare un approccio personalizzato e redditizio. Siamo orgogliosi di questi risultati, che testimoniano l'impegno costante dei nostri team, nonché la solidità e l'efficienza del nostro gruppo, che nel 2023 ha festeggiato il suo 90° anniversario”, ha dichiarato Jacques Verlingue, Presidente del Gruppo Adelaide.

 

Verlingue, la filiale specializzata nella protezione delle imprese, guidata, dalla metà del 2023, da Anne-Jacques de Dinechin, ha registrato un fatturato aggregato di 285 milioni di euro nel 2023, con un aumento del 19%, di cui il 50% è rappresentato da una crescita organica. Le attività di Verlingue al di fuori della Francia rappresentano il 35% di questo totale, grazie alla strategia di crescita esterna che ha visto la creazione di nuove sedi in Europa, in particolare in Italia con l'acquisizione di una quota di maggioranza del broker italiano Inser e nel Regno Unito.

Negli ultimi 4 anni, Verlingue ha realizzato:   4 acquisizioni al di fuori della Francia - in Portogallo (2020 e 2022), Italia (2023) e Regno Unito (2023) - e 2 acquisizioni in Francia - Cabinet Depeyre e Depeyre Solutions (2023).

 

Génération, specializzata nella gestione dei contratti di assistenza sanitaria e previdenziale, consolida la sua crescita con un aumento del 18% rispetto al 2022, realizzando un fatturato di 102 milioni di euro nel 2023.  Questa crescita si accompagna all'espansione della base clienti, con oltre 2,4 milioni di beneficiari dell’assistenza sanitaria e 1,1 milioni del settore previdenziale, per un totale di 1,6 miliardi di euro di prestazioni erogate. Inoltre, il ramo individuale mostra una crescita promettente, con oltre 150.000 membri.  Allo stesso tempo, Génération continua la sua espansione territoriale con l'apertura di un nuovo ufficio a Saint-Nazaire, consolidando la sua strategia multi-sito.

 

Nel 2023, Cocoon, specializzata nella distribuzione di assicurazioni sanitarie e previdenziali ai privati, ha rafforzato il suo team di gestione con l'arrivo di Fanny Ridet come Direttrice Generale.  Con un fatturato di 13 milioni di euro, Cocoon mira a diventare un attore riconosciuto nella distribuzione digitale ed etica di soluzioni integrative in campo sanitario.

 

“In questo 2024 siamo entusiasti di mantenere una traiettoria dinamica del gruppo Adelaide, superando gli obiettivi del nostro ambizioso piano strategico. I nostri risultati continuano a crescere costantemente, dimostrando appieno il nostro impegno nel fornire un valore aggiunto sempre maggiore ai nostri clienti” Gilles Bénéplanc, Direttore Generale del Gruppo Adelaïde.

 

Adelaide ribadisce la sua ambizione di diventare un broker leader in Europa grazie al suo modello indipendente e a conduzione familiare

 

A un anno dalla conclusione ufficiale del piano strategico Impact 24, la crescita del Gruppo Adelaïde è dinamica e in linea con i suoi obiettivi, con una performance finanziaria anch'essa in linea con il target.

 

Con un aumento della percentuale del fatturato di Verlingue generato a livello internazionale, il Gruppo è fermamente impegnato nell'espansione europea.

 

"La nostra performance dimostra il nostro impegno nella strategia europea. Come azienda indipendente e a conduzione familiare, puntiamo a preservare questa identità, espandendo al contempo le nostre attività in Francia e all'estero.  Questi risultati confermano la nostra capacità di offrire un'alternativa ai grandi broker globali o finanziari” Benjamin Verlingue, Vice Direttore Generale del Gruppo Adelaïde.

 

Un futuro cambio di governance all'insegna dell'innovazione e della crescita

 

Nel 2024 ci sarà un importante cambiamento nella governance del Gruppo, quando Benjamin Verlingue subentrerà a Jacques Verlingue come Presidente.  Questa transizione si inserisce nella continuità e riflette il fermo impegno a preservare l'indipendenza e lo spirito innovativo del Gruppo.  Al momento del passaggio del testimone da una generazione all'altra, il Gruppo Adelaïde può contare su solide fondamenta e su una posizione strategica consolidata.

 

Con un team di oltre 2.500 dipendenti, Adelaïde si pone l'obiettivo di assumere oltre 250 nuovi talenti nel 2024, che si aggiungono ai 300 nuovi dipendenti entrati nel Gruppo nel 2023.  Il Gruppo continuerà a promuovere politiche di formazione, integrazione e sviluppo al fine di favorire la realizzazione professionale dei propri dipendenti.

 

 

 

(*) 5 acquisizioni o partecipazioni al di fuori della Francia - Portogallo (2020 e 2022), Italia (2023) e Regno Unito (2023) - e 4 in Francia - Angelus (2022), Zenioo (2022), Cabinet Depeyre (2022) e Depeyre Solutions (2022).

 

Il Gruppo Adelaïde

Il Gruppo Adelaïde è specializzato in consulenza, brokeraggio, distribuzione e gestione assicurativa. La sua ragion d'essere è quella di consentire ai suoi clienti di svolgere la propria attività grazie a un buon controllo dei rischi, aiutandoli a proteggere le loro attività e i loro collaboratori.  Da oltre 90 anni, il Gruppo non smette di intraprendere, crescere e reinventarsi per diventare uno dei principali broker assicurativi francesi, con tre attività di successo:   Verlingue, Génération e Cocoon. Crescita organica e acquisizioni strategiche, espansione internazionale e trasformazione digitale sono i 4 obiettivi che il Gruppo si è posto allo scopo di costruire un grande gruppo di brokeraggio assicurativo su scala europea, a conduzione familiare e indipendente.  2.500 dipendenti| 3.000 milioni di euro di premi negoziati |2,4 milioni di assicurati coperti da assistenza sanitaria e 1,1 milioni da assistenza previdenziale | con sede in 5 paesi in Europa: Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Portogallo, Italia | www.adelaidegroup.fr

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Interruzione della prescrizione: il duplice regime di tipicità, soggettivo e oggettivo

Il principio della fiducia: contenuto e limiti

Se la prescrizione è il tempo entro il quale esercitare il diritto, fondamentale è sapere chi è legittimato ad interromperla e quali caratteristiche si richiedono agli atti, per far “ripartire la clessidra da zero”. Una recente sentenza di merito esemplifica ed aiuta a comprendere le comuni difficoltà e gli errori che commettono gli assicurati dopo la denuncia di un sinistro alla propria compagnia.

Il caso.
In seguito ad un devastante evento atmosferico, la società attrice - proprietaria di due immobili (di seguito, “immobile 6” e “immobile 21”) - chiamava in giudizio la propria compagnia assicurativa, per ottenere la condanna al pagamento dei danni subiti ai propri fabbricati, garantiti da polizza.
La compagnia assicurativa si costituiva tempestivamente in giudizio, eccependo l’intervenuta prescrizione del diritto all’indennizzo, ex art.2952, comma 2, c.c., atteso che erano decorsi due anni dal giorno in cui si era verificato il fatto.
Rilevava, di contro, la società che l’eccezione di controparte era del tutto priva di fondamento, in quanto il pagamento effettuato dalla compagnia, nonché gli accordi intercorsi tra la società e il perito della compagnia, dovevano considerarsi atti interruttivi della prescrizione.

 

Con sentenza n. 206/2023, il Tribunale di Belluno, in accoglimento dell’eccezione di prescrizione, rigettava la domanda attorea, per i seguenti motivi.
In primo luogo, privo di valore interruttivo è stato considerato (i) il sopralluogo del perito, atteso che, ai sensi dell’art.2943 c.c., la prescrizione è interrotta solo da chi è legittimato ad interromperla, ossia dal titolare del diritto, che nel caso di specie è solo la società.
L’incarico e il ruolo del perito è semplicemente quello di eseguire la verifica e la stima del danno, e non di rappresentare la società.
In secondo luogo, anche (ii) il pagamento effettuato dalla compagnia assicurativa è stato ritenuto inidoneo a produrre effetti interruttivi. Invero, nonostante per costante giurisprudenza il pagamento parziale eseguito del debitore è parificato al riconoscimento di debito ai sensi dell’art. 2944 c.c., altrettanto non può dirsi nel caso in esame, in quanto la somma è stata versata dalla compagnia con riferimento al solo immobile 6; mentre nessun pagamento è stato effettuato per l’immobile 21.
Il duplice regime di tipicità, a cui la disciplina della Interruzione è improntata, impone, da un lato, di individuare i soggetti titolari del potere interruttivo, dall’altro, i modi (e dunque gli atti e i fatti) in cui l’effetto interruttivo può essere prodotto dai soggetti legittimati (artt.2943 e 2944).

Infine, anche (iii) la corrispondenza intercorsa tra la società e la compagnia assicurativa (con la quale parte attrice aveva inviato i preventivi aggiornati dei danni) sono stati considerati mancanti di effetti interruttivi.
Secondo il Giudice, non è necessario che la richiesta contenga formule o dizioni particolari, ma è sufficiente che esprima la volontà di ottenere il pagamento del danno: gli interruttivi della prescrizione sono tutti quei comportamenti che esprimono la chiara ed inequivocabile volontà del creditore di esercitare il proprio diritto.

 

Per un maggiore approfondimento:
- Tribunale di Belluno, sentenza 206/2023;
- Cassazione, sentenza n. 33486/2023.

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INSER NEWS - La digitalizzazione dei contratti pubblici: il nuovo sistema di “e-procurament” e la piattaforma alternativa temporanea, per le procedure di gara fino a cinquemila euro

La digitalizzazione dei contratti pubblici: il nuovo sistema di “e-procurament” e la piattaforma alternativa temporanea, per le procedure di gara fino a cinquemila euro

La digitalizzazione dei contratti pubblici: il nuovo sistema di “e-procurament” e la piattaforma alternativa temporanea, per le procedure di gara fino a cinquemila euro

INSER NEWS - La digitalizzazione dei contratti pubblici: il nuovo sistema di “e-procurament” e la piattaforma alternativa temporanea, per le procedure di gara fino a cinquemila euro

Dal 1° gennaio 2024, l’intero ciclo dei contratti pubblici (dalla programmazione all’esecuzione) si svolgerà attraverso l’utilizzo di banche dati interscambiali e interconnesse. Tuttavia, il combinato disposto dell’art. 1, comma 450, della L. 296/2006 e l’art. 48, comma 3, del Codice, consentono veramente di parlare di una disciplina inderogabile?

Il 1° gennaio 2024, le disposizioni sulla digitalizzazione sono divenute definitivamente efficaci: l’intero ciclo dei contratti pubblici (dalla programmazione all’esecuzione) si svolgerà attraverso il nuovo «Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurament)».

La ratio del legislatore è quella di assicurare con la digitalizzazione il rispetto della legalità, ridurre fenomeni corruttivi, garantire la trasparenza, la tracciabilità, la partecipazione e il controllo di tutti i procedimenti, attraverso l’utilizzo di banche dati interscambiali e interconnesse.

Il nuovo sistema di e-procurament, disciplinato dagli artt.19-30 del Codice, è costituito, in primo luogo, dalla «Banca dati nazionale dei contratti» (art.23), istituito presso l’ANAC, che opera in interconnessione con tutte le banche dati nazionali.

Insieme alla BDNC, è stato creato il c.d. «Fascicolo virtuale dell’operatore economico» (art.24), contenente tutti i dati sugli operatori economici, che hanno partecipato almeno una volta ad una gara. E in forza del principio “once only”, inserendo una sola volta i dati, le autorità pubbliche potranno dialogare, scambiandosi estremi e documenti ufficiali.

Infine, l’art.25 disciplina le «Piattaforme di approvvigionamento digitale», cioè quelle piattaforme che devono essere utilizzate dalle singole stazioni appaltanti, per consentire l’interconnessione digitale con quelle nazionali.

Ne discende che ogni stazione appaltante dovrà dotarsi di una piattaforma digitale, come requisito per partecipare all’ecosistema nazione di e-procurement.

 

Tuttavia, in fase di prima applicazione, alcuni operatori hanno posto un dubbio sulla capacità della disposizione residuale in materia di contenimento della spesa pubblica di cui all’art. 1, comma 450 della L. 296/2006 (c.d. legge finanziaria 2007), che, per gli affidamenti sotto i cinquemila euro, prevede l’esenzione dal ricorso al mercato elettronico e dall’utilizzo di sistemi telematici di svolgimento delle procedure. L’incertezza applicativa risulta alimentata anche dal nuovo articolo 48, comma 3, del Codice, a mente del quale “Restano fermi gli obblighi di utilizzo di acquisto e di negoziazione previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa”.

Dalla lettura delle due disposizioni sembrerebbe che l’obbligo per le stazioni appaltanti di fare ricorso alle piattaforme digitali non operi per gli affidamenti fino a cinquemila euro.

Il comunicato del presidente dell’ANAC del 10 gennaio 2024 chiude qualsiasi incertezza interpretativa, ricordando infatti che la disciplina sulla digitalizzazione non ammette ipotesi di deroga o di esenzione, atteso che l’intero ciclo dei contratti pubblici deve essere gestito mediante piattaforme di approvvigionamento digitale certificate.

Più esattamente, per le amministrazioni che non dispongono ancora di una piattaforma digitale certificata, il presidente ANAC invita ad avvalersi, previo accordo, delle piattaforme certificate messe a disposizione da altre stazioni appaltanti o enti concedenti. Invece, per gli affidamenti diretti di importo inferiore a cinquemila euro, le stazioni appaltanti, fino al 30.09.2024, avranno la possibilità di acquisire il CIG utilizzando - in mancanza di una propria piattaforma digitale - l’interfaccia web messa a disposizione dalla PCP (Piattaforma Contratti Pubblici).

Viene così assicurata anche la digitalizzazione dei micro-affidamenti, in armonia con il nuovo sistema di e-procurament che rappresenta una vera rivoluzione nel mondo della contrattualistica pubblica, perché pretende di apportare notevoli benefici in termini di semplificazione, razionalizzazione e velocizzazione delle procedure, nonché rispetto della legalità, riduzione di fenomeni corruttivi, attraverso l’aumento della trasparenza, tracciabilità, partecipazione e controllo di tutti i procedimenti di evidenza pubblica.

 

Per un maggiore approfondimento:

- Comunicato del Presidente ANAC del 10 gennaio 2024.

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INSER NEWS - Il principio della fiducia: contenuto e limiti

Il principio della fiducia: contenuto e limiti

Il principio della fiducia: contenuto e limiti

INSER NEWS - Il principio della fiducia: contenuto e limiti

Il nuovo principio della fiducia pretende di attribuire alle stazioni appaltanti una massima discrezionalità, al fine di rendere più veloci gli appalti. Quali condizioni, ovvero limiti, affinché non si configuri un esercizio abusivo?

La “Fiducia”, dice il vocabolario della lingua italiana, è “l’affidamento sicuro che si fa su qualcosa o qualcuno”.È sulla base di questo significato che bisogna condurre l’analisi del nuovo principio guida, introdotto dall’art. 2 del codice degli appalti (D.lgs. 36/2023).

Come oramai noto, la novità del codice è sicuramente rappresentata dalla introduzione di principi e super principi, la cui precipua funzione è quella di guidare l’interpretazione ed applicazione delle disposizioni del codice: l’art. 4, infatti, postula che le disposizioni del codice si intrepretano e si applicano in base ai principi di cui agli articoli 1, 2 e 3, del d.lgs. 36/2023.

 

I primi tre principi - detti anche “super principi” - hanno valore fondante per tutte le altre disposizioni del codice; mentre gli altri (artt. 5 - 11) hanno una valenza più precettiva.

L’art. 2, rubricato «Principio della fiducia», che è legato all’art.1 («Principio del risultato»), impone agli Operatori Economici di avere fiducia nelle stazioni appaltanti. In altri termini, per arrivare ad un risultato occorre “dare fiducia” all’Amministrazione e alle sue scelte.

Per questo motivo le stazioni appaltanti devono essere dotate di una massima discrezionalità, al fine di rendere più veloci gli appalti, cercando così di superare i problemi del passato, relativi alla “paura della firma” o “burocrazia difensiva”.

Passando alla rassegna giurisprudenziale, si segnala che di recente il Tribunale Amministrativo per la Sicilia - sezione staccata di Catania, sentenza n. 478/2024, ha avvalorato tale impostazione: si conferma, invero, l’intenzione del legislatore di valorizzare l’autonomia decisionale dei funzionari pubblici, al fine di giungere il miglior risultato possibile.

Tuttavia, la discrezionalità della Pubblica Amministrazione non è illimitata, ma diviene sindacabile nei casi di manifesta illogicità e ragionevolezza, o quando alla base vi sia stato un decisivo errore di fatto.

 

In particolare, nella sentenza testé passata in rassegna,  i Giudici hanno ritenuto fondato il ricorso proposto dall’operatore economico classificatosi secondo alla gara, atteso che “l’ampliamento dei poteri valutativi in capo alla Stazione appaltante non può implicare, ad avviso del Collegio, che la stessa possa compiere scelte manifestamente illogiche o irragionevoli, ove quest’ultime, come si ritiene sia accaduto nella gara in oggetto, determino il rischio di non ottenere il miglior risultato possibile, e, quindi, di ledere l’interesse pubblico sotteso all’indizione di una procedura di affidamento” (TAR Sicilia, sezione staccata di Catania, Sezione III, n.478/2024).

La scelta virtuosa deve essere compiuta assicurando il miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo, nonché soddisfacendo l’interesse pubblico a cui l’Amministrazione deve tendere.

 

Per un maggiore approfondimento:

- TAR SICILIA, sezione staccata di Catania, Sezione III, n. 478/2024.

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Rivoluzione nelle polizze RC Auto: novità e le sfide interpretative

Rivoluzione nelle polizze RC Auto: novità e sfide interpretative

Rivoluzione nelle polizze RC Auto: novità e sfide interpretative

Rivoluzione nelle polizze RC Auto: novità e le sfide interpretative

Il panorama delle assicurazioni RC auto in Italia subisce importanti cambiamenti in seguito al Decreto Legislativo 184/2023, dello scorso 23 dicembre 2023.

Quest'ultimo, attuando la direttiva UE 2021/2118, introduce nuove regole nell'ambito dell'assicurazione Rc Auto, tra cui l'estensione dell'obbligo assicurativo ai veicoli situati in aree private, provocando non poche difficoltà interpretative e applicative.

 

D. Lgs. N. 184/2023: l'obbligo assicurativo e le aree private

La principale rivoluzione introdotta riguarda proprio l'ampliamento dell'obbligo assicurativo (modifica Art. 122 del Codice delle Assicurazioni Private Dlgs 209-2005), che ora comprende anche la circolazione e lo stazionamento dei veicoli in tutte le aree private, ad eccezione di specifiche situazioni. Nello specifico, indipendentemente dall'area pubblica o privata su cui sono utilizzati, sono soggetti all’obbligo di assicurazione RCA:

- Qualsiasi veicolo a motore azionato esclusivamente da una forza meccanica che circola su suolo ma non su rotaia, con una velocità di progetto massima superiore a 25 km/h oppure un peso netto massimo superiore a 25 kg e una velocità di progetto massima superiore a 14 km/h;

- Qualsiasi rimorchio destinato ad essere utilizzato con un veicolo di cui al numero 1), a prescindere che sia ad esso agganciato o meno;

- I veicoli elettrici leggeri individuati con apposito decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell'Interno, da adottarsi entro il termine di novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.

 

L’impatto del Decreto Legislativo 184/2023

Tale riforma interviene anche sull’articolo 122 del Codice delle Assicurazioni Private (Dlgs 209/2005) che disciplina l’obbligo di assicurazione dei veicoli a motore.

Al momento, le interpretazioni non sono univoche, prime fa tutte quelle di Confindustria (20-02-2024) la quale ritiene che l’obbligo di sottoscrizione della polizza RCA auto ai sensi del Decreto Legislativo 22 novembre 2023 n. 184 è sancita solo per i veicoli quali mezzi di trasporto, con conseguente esclusione di ogni altro veicolo con funzione abituale diversa, come ad esempio i muletti.

Nelle more che le competenti autorità intervengano nel fornire la corretta interpretazione delle nuove norme, considerato che eventuali sinistri che dovessero coinvolgere dei muletti o altri mezzi di movimentazione conformi alle caratteristiche tecniche di cui sopra potrebbero essere contestati dalla polizza RCT Aziendale (la quale come noto non comprende i danni derivanti dalla circolazione di veicoli a motore soggetti all’assicurazione obbligatoria), con evidenti criticità, si consiglia e si invita a provvedere alla “mappatura” dei mezzi impiegati in azienda.

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Inser, a Verlingue Company

Una strategia di alleanza che crea valore, un’evoluzione che porta in sé una nuova continuità: al via la brand transition di “Inser, a Verlingue Company”

Una strategia di alleanza che crea valore, un’evoluzione che porta in sé una nuova continuità: al via la brand transition di “Inser, a Verlingue Company”

Inser, a Verlingue Company

A poco più di sei mesi dall’annuncio dell’acquisizione di INSER S.p.A. da parte del Gruppo francese Verlingue, prende vita oggi la prima fase di brand transition che coinvolge l’identità visiva, il logo, ed il sito web aziendale di Inser.

Si tratta di un passaggio transitivo, come viene definito tecnicamente, che inserisce nell’immagine aziendale di Inser il seme prezioso delle competenze, della vision e del carattere innovativo di Verlingue, fra i principali broker europei di intermediazione assicurativa a conduzione familiare e indipendente.

 

Una transizione che unisce e consolida i valori dell’impresa e del Gruppo francese: gli elementi visivi che i clienti e tutti gli stakeholder hanno conosciuto ed apprezzato nel tempo non sono stati modificati bensì, in questa fase, si sono evoluti con la consapevolezza e l’orgoglio di appartenere ad una vera e propria famiglia imprenditoriale internazionale specializzata nella protezione delle imprese, e non solo.

 

Con sedi in Francia, Portogallo, Svizzera, Regno Unito e ora in Italia, Verlingue conta 1.350 collaboratori, di cui 550 a livello internazionale, e negozia più di 2.350 M€ di premi per conto dei suoi clienti europei.

 

Protecting today, imagining tomorrow è il claim, la versione dello slogan di Verlingue che abbiamo scelto di adottare per la comunicazione sul territorio italiano”, dichiara Rossella Carapezzi  - Responsabile Divisione Comunicazione e Qualità di Inser Spa, “In linea con il concept originale, il claim rappresenta al meglio la nostra Vision aziendale che, grazie a questa acquisizione, si integra e si perfeziona. Collaborare con un grande Gruppo internazionale ed i colleghi delle altre sedi europee ci permette di aumentare le nostre competenze, di offrire soluzioni davvero innovative sul mercato dell’intermediazione assicurativa per le imprese e le comunità italiane, supportandole nel proprio percorso di crescita e protezione”.

 

Seppur ancora in una fase transitiva, la costruzione della nuova identità rappresenta per Inser un momento importante e cruciale, che dà il via ad un nuovo modo di relazionarsi con il mercato e con le persone.  “Un modello capace di mettere al centro le esigenze quotidiane dei clienti, ma non solo: la stessa organizzazione aziendale evolve in nuove direzioni, in un’operazione che nel tempo andrà ben oltre il semplice rebranding della marca”, spiega Pierpaolo Ruggeri, Amministratore Delegato di Inser Spa. “Nuovi valori cui attingere, nuove ambizioni che superano i confini dei territori, nuove tecnologie e nuove proposte per i mercati”.

 

“Sono molto soddisfatto di come abbiamo collaborato in questa prima fase di brand transition,” dichiara Thomas Barbelet - Direttore Comunicazione e Marketing del Gruppo Adelaïde  di cui Verlingue fa parte.“ Un nuovo tempo prende vita oggi ed è già il capitolo successivo, nelle preziose collaborazioni dei colleghi di Inser che ringrazio e in cui ripongo la mia fiducia. Sono certo che, insieme, sapremo capitalizzare i nostri valori e la forza di un brand come Verlingue verso uno sviluppo sostenibile, ricco di opportunità, a beneficio di tutti i nostri clienti”.

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Inser e Verlingue insieme al CIAB Broker Challenge 2024

Inser e Verlingue insieme al CIAB Broker Challenge 2024

Inser e Verlingue insieme al CIAB Broker Challenge 2024

Inser e Verlingue insieme al CIAB Broker Challenge 2024 - 2

Manuel Gentili (INSER), Emma Timbrell (Verlingue UK), Jose Bastos (Verlingue Portugal) e Pascal Eggenschwiler (Verlingue Switzerland) partecipano al Broker Challenge 2024 organizzato dal Council of Insurance Agents & Brokers (CIAB), in programma dal 27 febbraio a Praga.

Una sfida della durata di 2,5 giorni che si propone come un'esperienza immersiva nel mondo del brokeraggio assicurativo, offrendo ai partecipanti una visione completa e approfondita dei meccanismi che regolano questa attività. Attraverso una simulazione al computer, i team, composti da quattro membri ciascuno, saranno chiamati a gestire un'agenzia di brokeraggio virtuale, affrontando decisioni strategiche e operando all'interno di un mercato competitivo. L'obiettivo è di fornire una panoramica dettagliata sulla catena del valore del brokeraggio, mettendo in luce le sfide e le opportunità che caratterizzano questo settore.

 

La partecipazione al CIAB Broker Challenge rappresenta un'opportunità preziosa per i professionisti, consentendo loro di:

-              affinare le proprie capacità di leadership;

-              stabilire nuove connessioni professionali a livello internazionale;

-              favorire la cooperazione e lo scambio di conoscenze all'interno del gruppo.

 

L'edizione precedente ha visto Verlingue ottenere un ottimo terzo posto, dimostrando l'elevata competenza e il forte impegno dei suoi rappresentanti.

 

Auguriamo a Manuel Gentili e a tutto il team di superare l’ottimo risultato dello scorso anno, confermando l'eccellenza e il dinamismo che caratterizzano Verlingue nel panorama internazionale del brokeraggio assicurativo.

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Inser per gli Enti Pubblici: servizi personalizzati e supporto completo per la gestione dei rischi

Inser per gli Enti Pubblici: servizi personalizzati e supporto completo per la gestione dei rischi

Inser per gli Enti Pubblici: servizi personalizzati e supporto completo per la gestione dei rischi

Inser per gli Enti Pubblici: servizi personalizzati e supporto completo per la gestione dei rischi

Inser Spa si distingue per la sua competenza unica nel settore assicurativo, specialmente nel contesto degli Enti Pubblici.

Con un'approfondita conoscenza dei mercati assicurativi, sia italiani che internazionali, Inser offre una gamma di servizi dedicati alla Pubblica Amministrazione, che comprendono enti locali, aziende pubbliche e multiutilities. La metodologia di lavoro si basa su un'attenta analisi della storia assicurativa del cliente, integrando un monitoraggio costante delle statistiche con un approfondimento sui sinistri più rilevanti e complessi.

 

Un approccio innovativo alla gestione dei rischi

La proposta di Inser Spa si articola in una serie di servizi che coprono ogni aspetto del processo assicurativo:

1) Analisi e valutazione del rischio: collaborazione stretta con l'ente per identificare le necessità assicurative specifiche;
2) Analisi tecnico economica: verifica delle coperture assicurative esistenti e attività di benchmarking;
3) Definizione del programma assicurativo: strategie su misura per migliorare e aggiornare i contratti assicurativi;
4) Gestione delle polizze: selezione delle compagnie assicurative e gestione tecnica e amministrativa;
5) Assistenza nella gara di polizze: supporto completo nella predisposizione dei documenti e nella valutazione delle offerte;
6) Gestione dei sinistri: assistenza dalla denuncia alla liquidazione del danno, con un approccio integrato;
7) Consulenza legale: disponibilità di legali interni per fornire pareri legali assicurativi;
8) Consulenza specialistica a tutela dell’Ente: servizi dedicati all’ambito degli appalti.

 

Ottimizzazione delle clausole di autotutela negli appalti dei lavori pubblici

La realizzazione di opere pubbliche introduce una serie di rischi distinti, manifestatisi in varie fasi del progetto, tra cui danni durante l'esecuzione e post-esecuzione dell'opera, nonché danni a terzi. Questi rischi possono avere ripercussioni significative sul committente, minacciando l'integrità finanziaria e l'immagine della Pubblica Amministrazione. Sebbene il Codice dei contratti pubblici preveda un insieme di garanzie per proteggere la stazione appaltante, l'utilizzo inefficace di tali strumenti può compromettere la loro efficacia protettiva.

 

In questo contesto, Inser Spa ha sviluppato un avanzato modello di consulenza e supporto, iniziando dall'analisi dei rischi specifici dell'opera, per elaborare adeguatamente le clausole di autotutela. Questo approccio si concentra particolarmente sull'ambito delle polizze CAR (Construction All Risks) e POSTUMA, dettagliando:

●      Per la Polizza CAR:

o   Sezione danni all'opera: specificando somme/massimali per danni diretti, a opere preesistenti, e per costi di demolizione e sgombero.

o   Sezione danni da responsabilità: introducendo deroghe specifiche per superare le limitazioni standard, adeguando la copertura alle specifiche esigenze del progetto.

●      Per la Polizza POSTUMA:

o   Sezione danni all'opera e a terzi per responsabilità civile: definendo somme/massimali specifici e deroghe personalizzate che riflettano le peculiarità dell'opera, andando oltre le norme generalmente richiamate nei capitolati tecnici.

Questo metodo permette di redigere capitolati tecnici chiari e fortemente protettivi per l'ente committente, minimizzando le dispute durante l'aggiudicazione e la firma del contratto, e soprattutto, proteggendo il committente da ogni possibile evento avverso, mitigando il rischio associato alla realizzazione dell'opera pubblica.

 

Un partner affidabile per la sicurezza degli Enti Pubblici

Attraverso un approccio personalizzato e tecnicamente avanzato, Inser Spa si conferma come un partner strategico per gli Enti Pubblici, garantendo la massima protezione e una gestione del rischio ottimale. La combinazione di competenze tecniche, esperienza nel settore e un'attenzione scrupolosa alle specificità di ogni cliente rende la nostra società la scelta ideale per Enti Pubblici alla ricerca di soluzioni assicurative affidabili e innovative.

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Rivoluzione digitale: RAG e le sue implicazioni nel mondo assicurativo

Rivoluzione digitale: RAG e le sue implicazioni nel mondo assicurativo

Rivoluzione digitale: RAG e le sue implicazioni nel mondo assicurativo

Rivoluzione digitale: RAG e le sue implicazioni nel mondo assicurativo

L’AI, già dal 2024, segnerà una svolta epocale per il settore assicurativo, grazie all'introduzione della Retrieval Augmented Generation (RAG)

Questa avanzata tecnologia di intelligenza artificiale promette di rivoluzionare il modo in cui le compagnie assicurative interagiscono con i loro clienti, fornendo servizi più efficienti, personalizzati e accurati.

 

La RAG rappresenta un salto qualitativo rispetto ai tradizionali modelli di AI, come ChatGPT, noti per le loro capacità di dialogo. La vera novità della RAG risiede nella sua capacità di accedere e integrare dati esterni in tempo reale. Questo permette ai sistemi AI di fornire risposte non solo basate sul loro 'cervello digitale', ma arricchite con informazioni aggiornate e pertinenti, provenienti da tutto il mondo.

 

Per il settore assicurativo, l'adozione della RAG comporterà un miglioramento significativo nell'assistenza al cliente e nell'automazione dei processi. Le compagnie assicurative potrebbero integrare modelli di linguaggio avanzati con le proprie basi di dati, offrendo esperienze digitali più ricche e personalizzate. I chatbot e gli assistenti virtuali basati su RAG saranno capaci di fornire informazioni dettagliate e specifiche in tempo reale, trasformando le interazioni digitali in esperienze uniche per ogni stakeholder.

 

Alcune delle applicazioni più innovative di RAG nel settore assicurativo includono:

·      personalizzazione del servizio: i chatbot RAG potranno fornire risposte personalizzate basate sui dettagli specifici delle polizze, aumentando la soddisfazione e la fedeltà del cliente;

·      gestione efficienti dei sinistri: con la RAG, le richieste di sinistro potranno essere elaborate più rapidamente e accuratamente, poichè il sistema potrà attingere a una vasta gamma di dati pertinenti, accelerando i tempi di risposta e riducendo gli errori;

·      informazioni aggiornate sui rischi: i sistemi RAG potranno accedere a dati aggiornati sugli eventi naturali o altri rischi, permettendo alle compagnie di fornire consigli proattivi ai clienti per la gestione dei rischi.

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Legge di bilancio 2024: scatta l'obbligo di polizze contro catastrofi naturali

Legge di bilancio 2024: scatta l'obbligo di polizze contro catastrofi naturali

Legge di bilancio 2024: scatta l'obbligo di polizze contro catastrofi naturali

Legge di bilancio 2024: scatta l'obbligo di polizze contro catastrofi naturali

Il 2024 rappresenta un anno di svolta per le imprese italiane, con la nuova legge di bilancio che introduce l'obbligatorietà di stipulare assicurazioni contro calamità naturali e catastrofi.

In un contesto di crisi climatica con eventi estremi sempre più frequenti, il governo italiano ha preso provvedimenti per tutelare le imprese dai danni causati da tali eventi, che in Italia hanno un costo medio annuo di circa 3 miliardi di euro.

 

Questa normativa riguarda tutte le aziende con sede legale o operativa in Italia, ad eccezione di quelle agricole. Le imprese sono tenute a coprire beni quali terreni, fabbricati, impianti e attrezzature industriali da rischi come terremoti, inondazioni, frane, esondazioni e altre catastrofi. Il mancato rispetto di questa disposizione comporta la possibilità di vedersi negare contributi pubblici, sovvenzioni e agevolazioni e le compagnie assicurative che si rifiutano di offrire tali polizze rischiano sanzioni amministrative da 100.000 a 500.000 euro.

 

Secondo l'Ania, l'associazione delle imprese assicuratrici, la maggior parte delle grandi imprese italiane è già coperta contro rischi naturali e climatici. Tuttavia, più della metà delle piccole imprese non possiede ancora una copertura adeguata e dovrà quindi adeguarsi alla nuova normativa.

La legge di bilancio 2024, in particolare nei commi da 101 a 112 dell'articolo 1, dettaglia l'obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative a copertura dei beni indicati dall'articolo 2424 del Codice Civile.

 

In sintesi, le disposizioni chiave sono le seguenti:

1.     Esclusione delle imprese agricole, con il mantenimento del sistema assicurativo attuale tramite ISMEA e AGRICAT.

2.     In caso di inadempimento, le imprese rischiano di non ricevere sovvenzioni o agevolazioni statali.

3.     Obbligo per le compagnie assicurative di offrire tali coperture, con sanzioni in caso di rifiuto.

4.     Limitazioni su scoperti, franchigie e proporzionalità dei premi assicurativi.

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