La digitalizzazione dei contratti pubblici: il nuovo sistema di “e-procurament” e la piattaforma alternativa temporanea, per le procedure di gara fino a cinquemila euro

INSER NEWS - La digitalizzazione dei contratti pubblici: il nuovo sistema di “e-procurament” e la piattaforma alternativa temporanea, per le procedure di gara fino a cinquemila euro

Dal 1° gennaio 2024, l’intero ciclo dei contratti pubblici (dalla programmazione all’esecuzione) si svolgerà attraverso l’utilizzo di banche dati interscambiali e interconnesse. Tuttavia, il combinato disposto dell’art. 1, comma 450, della L. 296/2006 e l’art. 48, comma 3, del Codice, consentono veramente di parlare di una disciplina inderogabile?

Il 1° gennaio 2024, le disposizioni sulla digitalizzazione sono divenute definitivamente efficaci: l’intero ciclo dei contratti pubblici (dalla programmazione all’esecuzione) si svolgerà attraverso il nuovo «Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurament)».La ratio del legislatore è quella di assicurare con la digitalizzazione il rispetto della legalità, ridurre fenomeni corruttivi, garantire la trasparenza, la tracciabilità, la partecipazione e il controllo di tutti i procedimenti, attraverso l’utilizzo di banche dati interscambiali e interconnesse.Il nuovo sistema di e-procurament, disciplinato dagli artt.19-30 del Codice, è costituito, in primo luogo, dalla «Banca dati nazionale dei contratti» (art.23), istituito presso l’ANAC, che opera in interconnessione con tutte le banche dati nazionali.Insieme alla BDNC, è stato creato il c.d. «Fascicolo virtuale dell’operatore economico» (art.24), contenente tutti i dati sugli operatori economici, che hanno partecipato almeno una volta ad una gara. E in forza del principio “once only”, inserendo una sola volta i dati, le autorità pubbliche potranno dialogare, scambiandosi estremi e documenti ufficiali.Infine, l’art.25 disciplina le «Piattaforme di approvvigionamento digitale», cioè quelle piattaforme che devono essere utilizzate dalle singole stazioni appaltanti, per consentire l’interconnessione digitale con quelle nazionali.Ne discende che ogni stazione appaltante dovrà dotarsi di una piattaforma digitale, come requisito per partecipare all’ecosistema nazione di e-procurement. Tuttavia, in fase di prima applicazione, alcuni operatori hanno posto un dubbio sulla capacità della disposizione residuale in materia di contenimento della spesa pubblica di cui all’art. 1, comma 450 della L. 296/2006 (c.d. legge finanziaria 2007), che, per gli affidamenti sotto i cinquemila euro, prevede l’esenzione dal ricorso al mercato elettronico e dall’utilizzo di sistemi telematici di svolgimento delle procedure. L’incertezza applicativa risulta alimentata anche dal nuovo articolo 48, comma 3, del Codice, a mente del quale “Restano fermi gli obblighi di utilizzo di acquisto e di negoziazione previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa”.Dalla lettura delle due disposizioni sembrerebbe che l’obbligo per le stazioni appaltanti di fare ricorso alle piattaforme digitali non operi per gli affidamenti fino a cinquemila euro.Il comunicato del presidente dell’ANAC del 10 gennaio 2024 chiude qualsiasi incertezza interpretativa, ricordando infatti che la disciplina sulla digitalizzazione non ammette ipotesi di deroga o di esenzione, atteso che l’intero ciclo dei contratti pubblici deve essere gestito mediante piattaforme di approvvigionamento digitale certificate.Più esattamente, per le amministrazioni che non dispongono ancora di una piattaforma digitale certificata, il presidente ANAC invita ad avvalersi, previo accordo, delle piattaforme certificate messe a disposizione da altre stazioni appaltanti o enti concedenti. Invece, per gli affidamenti diretti di importo inferiore a cinquemila euro, le stazioni appaltanti, fino al 30.09.2024, avranno la possibilità di acquisire il CIG utilizzando - in mancanza di una propria piattaforma digitale - l’interfaccia web messa a disposizione dalla PCP (Piattaforma Contratti Pubblici).Viene così assicurata anche la digitalizzazione dei micro-affidamenti, in armonia con il nuovo sistema di e-procurament che rappresenta una vera rivoluzione nel mondo della contrattualistica pubblica, perché pretende di apportare notevoli benefici in termini di semplificazione, razionalizzazione e velocizzazione delle procedure, nonché rispetto della legalità, riduzione di fenomeni corruttivi, attraverso l’aumento della trasparenza, tracciabilità, partecipazione e controllo di tutti i procedimenti di evidenza pubblica. Per un maggiore approfondimento:- Comunicato del Presidente ANAC del 10 gennaio 2024.

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