Il principio della fiducia: contenuto e limiti
Il principio della fiducia: contenuto e limiti
Il nuovo principio della fiducia pretende di attribuire alle stazioni appaltanti una massima discrezionalità, al fine di rendere più veloci gli appalti. Quali condizioni, ovvero limiti, affinché non si configuri un esercizio abusivo?
La “Fiducia”, dice il vocabolario della lingua italiana, è “l’affidamento sicuro che si fa su qualcosa o qualcuno”.È sulla base di questo significato che bisogna condurre l’analisi del nuovo principio guida, introdotto dall’art. 2 del codice degli appalti (D.lgs. 36/2023).
Come oramai noto, la novità del codice è sicuramente rappresentata dalla introduzione di principi e super principi, la cui precipua funzione è quella di guidare l’interpretazione ed applicazione delle disposizioni del codice: l’art. 4, infatti, postula che le disposizioni del codice si intrepretano e si applicano in base ai principi di cui agli articoli 1, 2 e 3, del d.lgs. 36/2023.
I primi tre principi - detti anche “super principi” - hanno valore fondante per tutte le altre disposizioni del codice; mentre gli altri (artt. 5 - 11) hanno una valenza più precettiva.
L’art. 2, rubricato «Principio della fiducia», che è legato all’art.1 («Principio del risultato»), impone agli Operatori Economici di avere fiducia nelle stazioni appaltanti. In altri termini, per arrivare ad un risultato occorre “dare fiducia” all’Amministrazione e alle sue scelte.
Per questo motivo le stazioni appaltanti devono essere dotate di una massima discrezionalità, al fine di rendere più veloci gli appalti, cercando così di superare i problemi del passato, relativi alla “paura della firma” o “burocrazia difensiva”.
Passando alla rassegna giurisprudenziale, si segnala che di recente il Tribunale Amministrativo per la Sicilia - sezione staccata di Catania, sentenza n. 478/2024, ha avvalorato tale impostazione: si conferma, invero, l’intenzione del legislatore di valorizzare l’autonomia decisionale dei funzionari pubblici, al fine di giungere il miglior risultato possibile.
Tuttavia, la discrezionalità della Pubblica Amministrazione non è illimitata, ma diviene sindacabile nei casi di manifesta illogicità e ragionevolezza, o quando alla base vi sia stato un decisivo errore di fatto.
In particolare, nella sentenza testé passata in rassegna, i Giudici hanno ritenuto fondato il ricorso proposto dall’operatore economico classificatosi secondo alla gara, atteso che “l’ampliamento dei poteri valutativi in capo alla Stazione appaltante non può implicare, ad avviso del Collegio, che la stessa possa compiere scelte manifestamente illogiche o irragionevoli, ove quest’ultime, come si ritiene sia accaduto nella gara in oggetto, determino il rischio di non ottenere il miglior risultato possibile, e, quindi, di ledere l’interesse pubblico sotteso all’indizione di una procedura di affidamento” (TAR Sicilia, sezione staccata di Catania, Sezione III, n.478/2024).
La scelta virtuosa deve essere compiuta assicurando il miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo, nonché soddisfacendo l’interesse pubblico a cui l’Amministrazione deve tendere.
Per un maggiore approfondimento:
- TAR SICILIA, sezione staccata di Catania, Sezione III, n. 478/2024.
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Rivoluzione nelle polizze RC Auto: novità e sfide interpretative
Rivoluzione nelle polizze RC Auto: novità e sfide interpretative
Il panorama delle assicurazioni RC auto in Italia subisce importanti cambiamenti in seguito al Decreto Legislativo 184/2023, dello scorso 23 dicembre 2023.
Quest'ultimo, attuando la direttiva UE 2021/2118, introduce nuove regole nell'ambito dell'assicurazione Rc Auto, tra cui l'estensione dell'obbligo assicurativo ai veicoli situati in aree private, provocando non poche difficoltà interpretative e applicative.
D. Lgs. N. 184/2023: l'obbligo assicurativo e le aree private
La principale rivoluzione introdotta riguarda proprio l'ampliamento dell'obbligo assicurativo (modifica Art. 122 del Codice delle Assicurazioni Private Dlgs 209-2005), che ora comprende anche la circolazione e lo stazionamento dei veicoli in tutte le aree private, ad eccezione di specifiche situazioni. Nello specifico, indipendentemente dall'area pubblica o privata su cui sono utilizzati, sono soggetti all’obbligo di assicurazione RCA:
- Qualsiasi veicolo a motore azionato esclusivamente da una forza meccanica che circola su suolo ma non su rotaia, con una velocità di progetto massima superiore a 25 km/h oppure un peso netto massimo superiore a 25 kg e una velocità di progetto massima superiore a 14 km/h;
- Qualsiasi rimorchio destinato ad essere utilizzato con un veicolo di cui al numero 1), a prescindere che sia ad esso agganciato o meno;
- I veicoli elettrici leggeri individuati con apposito decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell'Interno, da adottarsi entro il termine di novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.
L’impatto del Decreto Legislativo 184/2023
Tale riforma interviene anche sull’articolo 122 del Codice delle Assicurazioni Private (Dlgs 209/2005) che disciplina l’obbligo di assicurazione dei veicoli a motore.
Al momento, le interpretazioni non sono univoche, prime fa tutte quelle di Confindustria (20-02-2024) la quale ritiene che l’obbligo di sottoscrizione della polizza RCA auto ai sensi del Decreto Legislativo 22 novembre 2023 n. 184 è sancita solo per i veicoli quali mezzi di trasporto, con conseguente esclusione di ogni altro veicolo con funzione abituale diversa, come ad esempio i muletti.
Nelle more che le competenti autorità intervengano nel fornire la corretta interpretazione delle nuove norme, considerato che eventuali sinistri che dovessero coinvolgere dei muletti o altri mezzi di movimentazione conformi alle caratteristiche tecniche di cui sopra potrebbero essere contestati dalla polizza RCT Aziendale (la quale come noto non comprende i danni derivanti dalla circolazione di veicoli a motore soggetti all’assicurazione obbligatoria), con evidenti criticità, si consiglia e si invita a provvedere alla “mappatura” dei mezzi impiegati in azienda.
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Una strategia di alleanza che crea valore, un’evoluzione che porta in sé una nuova continuità: al via la brand transition di “Inser, a Verlingue Company”
Una strategia di alleanza che crea valore, un’evoluzione che porta in sé una nuova continuità: al via la brand transition di “Inser, a Verlingue Company”
A poco più di sei mesi dall’annuncio dell’acquisizione di INSER S.p.A. da parte del Gruppo francese Verlingue, prende vita oggi la prima fase di brand transition che coinvolge l’identità visiva, il logo, ed il sito web aziendale di Inser.
Si tratta di un passaggio transitivo, come viene definito tecnicamente, che inserisce nell’immagine aziendale di Inser il seme prezioso delle competenze, della vision e del carattere innovativo di Verlingue, fra i principali broker europei di intermediazione assicurativa a conduzione familiare e indipendente.
Una transizione che unisce e consolida i valori dell’impresa e del Gruppo francese: gli elementi visivi che i clienti e tutti gli stakeholder hanno conosciuto ed apprezzato nel tempo non sono stati modificati bensì, in questa fase, si sono evoluti con la consapevolezza e l’orgoglio di appartenere ad una vera e propria famiglia imprenditoriale internazionale specializzata nella protezione delle imprese, e non solo.
Con sedi in Francia, Portogallo, Svizzera, Regno Unito e ora in Italia, Verlingue conta 1.350 collaboratori, di cui 550 a livello internazionale, e negozia più di 2.350 M€ di premi per conto dei suoi clienti europei.
“Protecting today, imagining tomorrow è il claim, la versione dello slogan di Verlingue che abbiamo scelto di adottare per la comunicazione sul territorio italiano”, dichiara Rossella Carapezzi - Responsabile Divisione Comunicazione e Qualità di Inser Spa, “In linea con il concept originale, il claim rappresenta al meglio la nostra Vision aziendale che, grazie a questa acquisizione, si integra e si perfeziona. Collaborare con un grande Gruppo internazionale ed i colleghi delle altre sedi europee ci permette di aumentare le nostre competenze, di offrire soluzioni davvero innovative sul mercato dell’intermediazione assicurativa per le imprese e le comunità italiane, supportandole nel proprio percorso di crescita e protezione”.
Seppur ancora in una fase transitiva, la costruzione della nuova identità rappresenta per Inser un momento importante e cruciale, che dà il via ad un nuovo modo di relazionarsi con il mercato e con le persone. “Un modello capace di mettere al centro le esigenze quotidiane dei clienti, ma non solo: la stessa organizzazione aziendale evolve in nuove direzioni, in un’operazione che nel tempo andrà ben oltre il semplice rebranding della marca”, spiega Pierpaolo Ruggeri, Amministratore Delegato di Inser Spa. “Nuovi valori cui attingere, nuove ambizioni che superano i confini dei territori, nuove tecnologie e nuove proposte per i mercati”.
“Sono molto soddisfatto di come abbiamo collaborato in questa prima fase di brand transition,” dichiara Thomas Barbelet - Direttore Comunicazione e Marketing del Gruppo Adelaïde di cui Verlingue fa parte.“ Un nuovo tempo prende vita oggi ed è già il capitolo successivo, nelle preziose collaborazioni dei colleghi di Inser che ringrazio e in cui ripongo la mia fiducia. Sono certo che, insieme, sapremo capitalizzare i nostri valori e la forza di un brand come Verlingue verso uno sviluppo sostenibile, ricco di opportunità, a beneficio di tutti i nostri clienti”.
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Inser e Verlingue insieme al CIAB Broker Challenge 2024
Inser e Verlingue insieme al CIAB Broker Challenge 2024
Manuel Gentili (INSER), Emma Timbrell (Verlingue UK), Jose Bastos (Verlingue Portugal) e Pascal Eggenschwiler (Verlingue Switzerland) partecipano al Broker Challenge 2024 organizzato dal Council of Insurance Agents & Brokers (CIAB), in programma dal 27 febbraio a Praga.
Una sfida della durata di 2,5 giorni che si propone come un'esperienza immersiva nel mondo del brokeraggio assicurativo, offrendo ai partecipanti una visione completa e approfondita dei meccanismi che regolano questa attività. Attraverso una simulazione al computer, i team, composti da quattro membri ciascuno, saranno chiamati a gestire un'agenzia di brokeraggio virtuale, affrontando decisioni strategiche e operando all'interno di un mercato competitivo. L'obiettivo è di fornire una panoramica dettagliata sulla catena del valore del brokeraggio, mettendo in luce le sfide e le opportunità che caratterizzano questo settore.
La partecipazione al CIAB Broker Challenge rappresenta un'opportunità preziosa per i professionisti, consentendo loro di:
- affinare le proprie capacità di leadership;
- stabilire nuove connessioni professionali a livello internazionale;
- favorire la cooperazione e lo scambio di conoscenze all'interno del gruppo.
L'edizione precedente ha visto Verlingue ottenere un ottimo terzo posto, dimostrando l'elevata competenza e il forte impegno dei suoi rappresentanti.
Auguriamo a Manuel Gentili e a tutto il team di superare l’ottimo risultato dello scorso anno, confermando l'eccellenza e il dinamismo che caratterizzano Verlingue nel panorama internazionale del brokeraggio assicurativo.